Resilienza. Dal latino resilire, letteralmente “saltare indietro”.
Un termine che in questi mesi abbiamo letto, ascoltato, pronunciato spesso. Un termine che associato alla valutazione delle gravi conseguenze ambientali derivanti dall’applicazione di un modello agricolo insostenibile, ci riporta immediatamente all’urgenza di tornare all’ autenticità di pratiche agricole che preservino ricchezza dei suoli, produttività delle colture e benessere delle persone.
70% in Sicilia, 58% in Molise, 57% in Puglia, 55% in Basilicata, tra il 30 e il 50%» in Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania.
Queste le percentuali relative allo stato di desertificazione dei suoli nel nostro Paese, elaborate dal CNR.
Questi i dati che ci riportano all’urgenza di promuovere un’agricoltura resiliente in grado di rispondere alla fame di sostanza organica dei terreni agricoli per arginarne l’incalzante desertificazione, erosione e perdita di fertilità.
Abbiamo bisogno di compiere un salto indietro, abbiamo bisogno di tornare all’autenticità di un passato contadino e da quel passato recuperare il tesoro sepolto della sostenibilità e scommettere su quel tesoro in chiave innovativa.
Fertileva l’ha fatto scegliendo di produrre e commercializzare Active, una linea completa di concimi organici ed organo-minerali per l’agricoltura sostenibile e biologica.
Tutti i prodotti possiedono un elevato tenore di sostanza organica che oltre a fissare e rilasciare gli elementi nutritivi incrementa la capacità di ritenzione idrica, l’aerazione e la permeabilità del terreno, elementi indispensabili per allontanare il rischio desertificazione.
Attraverso la formulazione di mezzi tecnici performanti ed efficaci Fertileva agisce a supporto di un comparto agricolo che deve continuare a crescere in termini di produttività e sostenibilità nell’utilizzo delle risorse agronomiche e ambientali per garantire il proprio futuro e quello del Pianeta.
Agricoltura resiliente dunque produttività sostenibile.